Un elastico

Elastico

Io non posso rompermi.
No, non ne ho il diritto.
Non posso essere fragile in niente, ho la corazza. Ho quello strano senso di comprensione, che mi fa diversa ed elastico.
Così mi tiri, piano la prima volta, per testare quanto.
Resisto e allora tiri un po’ di più, sempre di più e visto che non mi spezzo, ma torno, sai che lo farò tutte le volte.
L’unica cosa che non sai è che quell’elastico non ce l’ho attaccato a me, ma lo sto tenendo.
La prima volta che tiri è tenuto saldo, stretto stretto… mi sfugge un po’ ma lo tengo.
Poi a forza di tirare resta solo fra due dita, pollice e indice.
Potrei afferrarlo meglio usando l’altra mano, ma non meriti tanto. Il fatto stesso di tirare senza aver paura che tutto si perda mi fa capire che sforzarmi per te non vale la pena.
Così ti lascio tirare fino a che mollo.
Te lo regalo il mio piccolo elastico, sapeva di tante cose, avrebbe potuto significare tanto se lo avessi annullato afferrando la mia mano…
Puoi buttarlo, ora è privo di magia non vale niente.
[Yelena B.]

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