Sigarette

Le aveva messe tutte in fila.
Lei glielo diceva sempre che un giorno gli avrebbero fatto male. Si. Lo diceva sempre anche dopo aver fatto l’amore.
Che strano ora non sentire più la sua voce dirgli questo e altro, dirgli tutte quelle cose a cui non faceva caso ma a cui avrebbe dovuto. Avrebbe dovuto.
Quel silenzio irreale in cui era piombata la casa faceva paura: c’erano solo due suoni impercettibili, il battito del cuore e il profondo aspirare del fumo di sigaretta. Avrebbe continuato a fumare, per punizione. E a ricordare tutte le parole che si era lasciato sfuggire, contandole come uno scolaro diligente…
Voleva essere pronto quando lei sarebbe tornata e la sua risata avrebbe di nuovo corso lungo le pareti, illuminandole.
Quanto tempo ci fosse voluto non aveva importanza, forse mezzora, un’ora, un giorno, una vita. Lui avrebbe atteso quel che per distrazione aveva perso.©[Yelena B.]

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