Vorrei raccontar(ti)

Vorrei raccontar(ti) di tutte le volte in cui si muore pur restando vivi, di come le parole e anche il silenzio siano affilati come coltelli e penetrano nel più profondo antro di te.
Vorrei dir(ti) che sono sopravvissuta a tutti i miei marosi interiori e ai miei terremoti emotivi senza conseguenze, di essermi rialzata con tutte le ossa integre e con il sorriso intatto…
Vorrei scoppiare a ridere, prendendomi in giro, per i vestiti laceri che ancora indosso e che ho smesso di ricucire.
Ah se potessi davvero ancora almeno riuscire ad allungare la mano verso qualcuno senza morire di paura o di rabbia, lo farei… dio se lo farei!
Si muore ogni giorno un po’ quando ai margini di un te stesso ormai esule e vagabondo, si riaffacciano i fumi di un amore marcio e velenoso: in apnea e col cuore gonfio, ti ripeti l’ennesima bugia, l’ennesima solitaria consolazione di un ‘sto bene’.
Ti farei assaggiare il sapore di quelle due parole esattamente dalla mia bocca… ma non posso: ho spacciato gli ultimi grammi di tenerezza con il tempo che mi resta e sai?
È stato così avaro da non avermene lasciata nemmeno un po’.
Ho lasciato liberi tutti i miei sogni, il cielo se li è presi tutti rendendoli immortali.
[©Yelena b.]

Vorrei raccontar(ti)

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