Prima mi sarebbe piaciuto parlare di me. Desideravo che qualcuno mi chiedesse “parlami di te, Ale. Chi sei, come sei, che sogni hai”. Sognavo questo, due occhi che mi guardassero davvero e a cui intetessassi davvero. Ne ho visti tanti di occhi passare, in alcuni sono anche caduta credendo di aver trovato casa… tutte illusioni. Ogni volta mi ripetevo che li avrei trovati, prima o poi. Ogni volta era una delusione… Due occhi di cielo all’improvviso, questo sei stato. Nel momento più buio, più nero, più maledettamente fragile. E chi se li scorda più, quei tuoi occhi! Ci ho visto tanta desolazione che ho pensato fosse il posto più speciale in cui il mio sorriso potesse arrivare. Ma non ho fatto i conti con le bugie… se sbagli a scommettere e perdi, devi accettare il tracollo con le sue conseguenze. Trovare la forza è stato rovinoso, risanare le ferite che hai lasciato non mi è ancora riuscito. Non mi riesce più parlare di me, non ho più sogni, speranze, progetti. Ho una realtà con cui combatto tutti i giorni, quella che mi ha fatto scegliere te e ha distrutto tutto il resto. Soprattutto me. Non ho molto da dire, ho solo macerie e quelle non si raccontano.©[Yelena B.]

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