Penso che dovevi
Quando i brividi ancora non erano graffi
Quando il tuo profumo era la mia follia e non un ricordo
Penso che avresti dovuto ricordarti dei miei occhi quando brillavano di meraviglia e non di lacrime
Penso… penso… penso
Che è quella la mia condanna
Trovarti solo nei pensieri e negli angoli in cui sei rimasto come una ragnatela invisibile che non posso togliere, una malattia incurabile, un sussurro bastardo!
Penso…
che negli occhi mi resterà sempre questa patina che mi renderà tutti uguali, tutti sbiaditi… tutti dannatamente così diversi da non essere te.
©Yelena b.