Non c’era molto che potessi fare: avevi chiuso la porta, me l’avevi chiusa in faccia e senza una spiegazione.
Non sono la più brava a combattere l’orgoglio, ne ho tanto del mio che francamente mettermi a competere con il tuo era proprio ridicolo!
Speravi continuassi a bussare?
Forse si. Forse volevi essere pregato, come un dio seduto sul trono…
Peccato che io non ho dio. E non appartengo a nessuno, nemmeno a te che mi hai frantumato l’ultima barriera dei sogni e delle speranze.
Avrei perso tempo…
E’ la vita stessa a non darti la possibilità di fossilizzarti a bussare ad una sola, te ne mette davanti tante, hai un intero corridoio pieno di porte davanti a te.
Puoi scegliertele.
E se anche, ti voltassi e ti accorgessi di aver lasciato dietro di te mille porte chiuse dalle stesse delusioni che hai già ricevuto, dovrai andare avanti e provarne altre.
E’ così che va…
Non ho avuto nemmeno il tempo di pensare che avrei potuto sbirciare dalla toppa per vedere con chi ti stessi riconsolando, ho avuto solo il tempo di voltarmi e semplicemente incamminarmi.
Non ho più bussato a nessuna porta.
E non busserò più a nessuna porta.
Almeno non intenzionalmente.
Ho fatalmente scoperto che sono una porta anche io…
prima o poi qualcuno busserà…©

[Yelena B.] (via yelenabworld)

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