Le persone tornano non perché ritrovano la strada

Le persone tornano non perché ritrovano la strada a te, quella l’hanno sempre saputa; tornano perché sono convinte che le stai aspettando, hanno inculcata in testa la convinzione che non puoi aver dimenticato. E’ vero, tu non hai dimenticato, il male ricevuto non si scorda mai, ma sei curiosa, dannatamente curiosa di sentire. Si prepareranno discorsi convincenti, metteranno su i loro migliori sorrisi, inventeranno pretesti e scuse più o meno strampalate. Alcune volte rimani sorpresa, così li lasci a recitare la loro parte più o meno bene, in quello spettacolino da cabaret che hanno organizzato. Ascolti ogni passo, in bilico tra l’applauso e il vaffan@ulo che sgomita incredulo. Eppure resti là a guardare fino alla fine e ti chiedi “ma questa interpretazione merita davvero un applauso?”. Non serve vestirsi di nuovi panni e di buone intenzioni “temporanee”, tanto sotto c’è sempre la stessa pelle, lo stesso cuore e lo stesso cervello: ciò che ha deluso una volta, lo farà per la seconda. La vita non va sprecata nelle seconde possibilità, ma va impiegata a prendere al volo le occasioni che ti si presentano! Per cui ricordati: se perdi qualcosa di buono che fortunatamente ti era capitato, il più delle volte viene raccolto da qualcun altro. Non sperare che sia rimasto ad aspettare una replica di una tragedia già vista e che è diventata una squallida commedia. C’est la vie.

[©Yelena b.]


bellissima3

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