- Next story Mi racconto tante storie, come facevo da bambina per scacciare i fantasmi e la paura del buio, ora ci scaccio i ricordi, nella vaga speranza di domare nostalgia e sentimenti. Si fanno cose più o meno assurde quando si ama inutilmente, ci si illude, ci si fa il lavaggio del cervello, si va avanti facendo finta di nulla. Non so quale delle due sia peggio, se la rassegnazione o se l’accanimento della speranza: in ogni caso non ci vinco davvero. So solo che nel passare del tempo ho riposto la mia unica fonte di salvezza: che si porti via tutto, sbiadendolo, perché ho bisogno di aria nuova ma soprattutto ho bisogno che le tue bugie mi escano dalla testa e io possa ricominciare in un modo o nell’altro.©
- Previous story Parlare con te suonava così diverso, mi sembrava di parlare con qualcuno che conoscevo da una vita. Potevamo parlare delle cose più idiote senza che lo fossero davvero. La tua voce non diventava mai noiosa, ti avrei ascoltato qualsiasi cosa tu avessi detto, che dicessi cose stupide o che non dicessi niente. Ero drogata del tuo accento, della tonalità che usavi, del modo come usavi le labbra e la lingua. Ti lasciavo parlare per ore, lasciavo che le tue parole mi toccassero ovunque dal momento che le udivo fino a che non se ne andavano davvero, lasciandomi sola ad ascoltarne l’eco. Mi manca la tua voce. Mi manca quel nostro folto dialogare che mi era così dannatamente familiare… Così familiare che ora nessuna voce che sento mi fa lo stesso effetto.©