L’altra
L’altra
Amante, più volte.
Vittima.
Ho questo difetto di avere sempre un maledetto appiglio chissà in che punto di me che mi fa restare tra le mani di un uomo a metà.
Non mio, mai mio.
Mi tira a sé da quel punto, mi tocca.
E io essere strambo, malato d’alchimie, lo lascio fare finché quella mano non si insinui dolcemente nel cuore e lo avvolga.
Hanno sempre mani grandi e un calore invitante, diabolico, stregano sensi e pensieri.
Mi sfogliano.
Ma non sono mai miei.
E allora comincia una lotta di attese e ruberie, in cui il tempo esiste solo quando riusciamo a toccarci ancora, fugaci, nascosti, clandestini.
Mi riprometto che non ci ricadrò ancora… ma mi inganno…
Inciampo sempre sulla passione improvvisa, che mi vuole amante, ma mai la sola scelta di un uomo.
Ho sposato la solitudine e l’aspettare qualcosa che con me non potrà restare.©Yelena b.