La primavera di un’anima nasce sempre sulle rovine di un amore devastato. Non ha una data, ha solo un momento in cui dopo tanto buio di colpo si spalanca una porta e dove tutto era stantio e pieno di polvere, arriva un uragano a portar via tutta la tristezza. Può succedere in inverno dopo una nevicata, d’estate mentre nuoti, in autunno tra i rami spogli o in primavera, guardando il primo papavero spuntare tra l’erba verde e la brina… non c’è una data, ma c’è solo una ferita che guarisce in un certo senso, ma per un altro resta… solo un ricordo.

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