Tags: finegiornoinsiemememondonoipadronaspoglivestiYelena b.
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Ho messo su tanti sorrisi in questi ultimi tempi, ho avuto anche il coraggio di trasformarli in risate. Anche quando mi sono svegliata sola in bagno dopo essere svenuta, ho sorriso. Il mio mento gocciava sangue ma io sorridevo. Qualcuno dirà, “ma sei matta, sorridevi in un momento simile?” Si… sorridevo. Non perché avessi motivo per farlo… ma perché, per assurdo, credo fosse l’unica reazione possibile ad uno sconforto tanto grande come il mio. Non era quello il posto dove avrei dovuto essere, ci saresti dovuto essere tu accanto a me. Non avrei dovuto dormire da sola, avrei dovuto dividere il mio letto con te. Ma tu non c’eri… erano mesi che eri sparito nel tuo orgoglio. Pensavo a te anche quando l’infermiere mi metteva i punti in ospedale, o mentre rannicchiata in quella barella, nello strano silenzio di quel pronto soccorso, aspettavo dimenticata in un corridoio dopo aver fatto la tac… continuando a sorridere. Il mio corpo pesava tonnellate, sentivo il cuore battere come un martello, continuavo a star ferma e a sorridere… ma avevo solo tanta voglia di piangere… Alla fine lo capisci… hai finito le lacrime e ti attacchi a quel che resta.©
by Yelena b.
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