È successa una cosa curiosa ieri

È successa una cosa curiosa ieri: ti ho incontrato negli occhi di un altro.
Buffo, vero? È decisamente uno strano modo per ricordarmi di te.
Questo tipo aveva il tuo stesso colore di pelle, gli stessi occhi glaciali, le stesse labbra carnose e altri dettagli particolari che ricordo di te: altezza, orecchie, ovale del viso.
Magari eri tu o un tuo sosia…
Ero andata dai colleghi del ristorante di fronte per chiedere se avessero una bustina di tè verde e invece non sapevo di avere un appuntamento con un nuovo scivolone verso te.
Il destino ti ripropone sempre e in ogni dove, quando sono convinta di averti quasi archiviato in un angolo remoto, per lasciarti là a riposare.
L’ho guardato un paio di volte quel tipo, poi la collega mi ha dato la bustina del tè e me ne sono andata.<br /> Ho continuato a lavorare, senza più pensarci.
In macchina, qualche ora dopo, mi sei tornato in mente, mi è tornato in mente che comunque ti riconoscerei ancora ovunque. Credevo facesse più male venire sommersa ancora dalla marea di ricordi che mi porto, qualche tempo fa ero convinta che ci sarei annegata un giorno o l’altro…
La verità sostanziale è un’altra: c’è una diversa me stessa dispersa forse altrove, non saprei dire dove, so solo che c’è e che ogni tanto mi parla, vede con i miei occhi, sente con i miei stessi sensi, ma preferisce non tornare e mi lascia vivere questa piccola nuova vita che ho, risparmiandomi il passato.
Ieri sera l’ho capito, non sei più un peso, lei me ne ha liberato: tutto ciò che conta ora non è dove sei tu, è dove sono IO.
[©Yelena b.]

È successa una cosa

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