Di sogni, amori e gatti
Oh si
Mi ci vedevo amata, accarezzata
Mi vedevo stretta, avvinghiata
Anche urlata…
Sogni…
I miei son gatti selvatici che non si fanno accarezzare
E tu, amore maldestro e malato, quello che li ha resi incubi
sulle cime dei miei tetti ora se ne stanno
A contare le stelle e a tessere tele
Sotto una luna sorniona alla quale dedicano il loro ultimo miagolio, ché il tempo d’amare è naufragato nei tuoi tatuaggi…
[Yelena b.]