Benedetta donna
Poi glielo vide. Quell’unico ghizzo.
Amore puro, distillato finemente in quelle pupille scure, come una goccia di whisky invecchiato. Intenso, da togliere il fiato. Non poteva continuare a mentire, negare, glielo avrebbe strappato dalle labbra, ora. Così si avvicinò con fare deciso e la spinse verso il muro, bloccandola.
– Ti sei tradita, mia cara, proprio ora. –
– Mi devi lasciare andare – balbettò cercando di respingerlo – Non mi sono tradita affatto… non siamo… –
Lui la premette contro la parete e la baciò forte, prepotente. Più affondava in lei, più la sentiva tremare e abbandonarsi.
– Smettila di dirmi che non “siamo”! – le prese il viso – Noi siamo. Non voglio sapere cosa, non definirci… ti prego. Continua ad essere, con me, quello che solo noi possiamo essere. Lascia dietro di te tutti gli altri e guardami ancora, come hai fatto prima… –
– Come se ti… amassi? – farfugliò lei
Lui sorrise appongiando la fronte sulla sua – Benedetta donna… anche io ti amo. –
[Yelena b.]