Scrivere

Quando inizi a scrivere lo fai per mancanza. Ti manca qualcosa che è talmente grande da creare un dolore enorme e irresistibile.

Cerchi di contenerlo, ci piangi, ma quella sofferenza resta dentro, come un trapano silenzioso.

Qualcuno è forte abbastanza da guarire in fretta, altri ci mettono di più, ma ci sono quelli che non riescono: Il dolore li sovrasta, li deturpa e nel silenzio mangia quelle belle cose che uno ha, come la fiducia, la speranza, la gioia.

Diventa difficile ritrovare certe cose, ci si chiude, ci si protegge, ci si consola.

Io scrivo. Scrivo quello che la mia testa rimugina e vive da anni, quello che ho vissuto e che mi ha segnato. Tutto quello che non ho avuto e quel poco a cui tenevo che purtroppo non c’è più.

Eppure guardando le mie mani le vedo piene, colme di carezze che devo dare. Ho sorrisi e risate arretrate che aspettano di essere consegnati.

Aspettano da sempre il destinatario che li vorrà perché li avrà scelti, desiderati, voluti.

Io sono sempre stata pronta anche quando ho sbagliato, ma è questa la mia vita.

Così nel frattempo, scrivo.

È il mio modo di amare, vivere, piangere.

È “me”.[©Yelena b.]

occhiimmensi

 

 

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