Scontrosa

Era sempre scontrosa anche quando era affabile. Era circondata da respingenti invisibili e non le costavano niente, questa era la verità.
Aveva sempre lasciato entrare tutti, tutti erano benvenuti, ma nessuno di loro aveva avuto l’accortezza di rispettarla.
Aveva solo fatto quello che doveva, limitare ogni altro possibile accesso, il chiunque non oltrepassava più la soglia.
Sorrideva sempre come prima, ma niente è mai come prima dopo un uragano: ora era l’occhio del ciclone, dove tutto tace eppure intorno tutto è devastazione.
Non c’era speranza di veder qualcuno oltrepassare quel vortice, magari due occhi frantumati come i suoi.
Il mondo le girava intorno, in una sorta di buffa girandola che si portava via volti, voci, discorsi, grida, risate in un pot pourri lontano che nemmeno la sfiorava.
Sarebbe diventata gelidamente distaccata?
No… Era proprio quello il suo guaio, la sua dannazione, oltre la tempesta era sempre lei stessa la tempesta, quella perfetta, implosiva, devastante.
Ed aveva un nome… Emozione.
A quella non poteva chiudersi.
[©Yelena b.]
burrone0

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