Quando qualcuno diventa necessario
Non fraintendetemi.
Qualcuno sostiene che non siamo fatti per stare da soli, il che potrebbe anche essere vero, se si fosse capaci di innamorarsi di nuovo dopo ogni fallimento.
Tuttavia, l’amore è qualcosa di inspiegabile e istantaneo ed io non mi ricordo di essermi innamorata a tavolino, mai neppure una volta.
Ogni storia è stata a sé e nessuna si assomiglia.
Mi innamorano i dettagli, la chimica, i brividi a pelle, tutto ciò che colpisce nell’immediato e non mi da tempo di pensare.
Mi ritrovo presa in un vortice e non ho scampo. Non bisogna innamorarsi così, ci si fa del male, si è indifesi, ci si mette alla mercé dell’altro, ingenuamente.
A quasi mezzo secolo di vita, ho capito che il mio bilancio di vita è un po’ in rosso, specialmente verso me stessa, mi devo delle scuse: ho sofferto gratuitamente ed ancora lo faccio. Molta della serenità che non ho avuto in passato è colpa mia, conseguenza di scelte errate fatte in nome dell’amore.
Nella legge non è ammessa l’ignoranza come in amore va evitata l’ingenuità.
Non serve immolarsi per qualcuno tanto narcisista da ritenerti un numero, uno scopo, un passatempo, bisogna donarsi a qualcuno che ti accolga tra le mani come un dono e senta nel profondo il bisogno di curarti e custodirti.
Non ho ancora incontrato qualcuno così, ma l’ultima volta ne ho vissuta un’imitazione quasi perfetta… le ferite che lascia un predatore simile sono profonde e irrimediabili. La me stessa deturpata è tutto ciò che resta, insieme a lei sto ancora rassemblando i pezzi sparsi e, anche se non combaciano più, li conservo per non perdere l’ultimo brandello di speranza rimasta.
Non mi domando più se e quando mi innamorerò, ho scoperto che l’amore si cela in milioni di altre piccole cose…
E credo sia questa la vera serenità: ritrovarsi e respirare dopo essere state sul punto di affogare, giorno dopo giorno gustando ogni singolo attimo riempiendolo di infinitesimali felicità.
[©Yelena b.]