One more try

One more try

– Devi andare… –

Si era infilata sotto le coperte, nuda.

Aveva fatto l’amore. Era andato tutto come doveva andare, aveva finto. Come sempre.

Ed eccolo lì quello sguardo, quella insofferenza, quel disinteresse, glielo leggeva negli occhi come lo aveva visto in tutti gli altri. Non faceva quasi più male.

Sgattaiolò fuori dal letto, senza dire nulla e si rivestì.

Aveva la mente straodinariamente lucida e distaccata, indifferente.

Una cena, un uomo, del sesso, un copione sempre uguale, non serviva tirar fuori le emozioni per una cosa così, non le vogliono. Si impara a non darne, si impara a nasconderle, camuffarle perché nessuno te le cerca, si può anche farne a meno.

Il calore effimero di quelle ore stava già sparendo dal suo corpo, al cuore non era arrivato neppure.

Sentiva che non lo avrebbe più rivisto e forse ne avrebbe scordato presto anche il nome. Peccato pensò, aveva un sorriso bellissimo dove per un attimo si era persa, fantasticando di poter restare ed essere benvenuta.

Ciò che aveva imparato sugli attimi era ormai diventato il suo credo, arrivano in un attimo bruciano e in un attimo spariscono, non bisogna affezionarsi alle meteore.

Si infilò il cappotto mentre lo guardava aprirle la porta.

– Allora, ciao – le disse

– Buonanotte – rispose lei

Agli addii spesso non serve altro. Nemmeno girarsi per guardarsi un’ultima volta.

Se scegli di restare estraneo, lo resti sempre per chiunque. E lei rispettava le scelte, sparendo come gli attimi di cui conservava i ricordi e che le avevano tolto il futuro.

Non era più tempo di illusioni, l’amore è solo una favola che ti racconti, addosso lascia solo segni.©Yelena b.

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