Non ci si rassegna mai ad essere stata una delle tante
Non si accetta mai di essere state solo l’ennesimo appuntamento andato a segno.
Eppure si sa, come per le leggi economiche, anche l’amore è diventato una politica soggetta alla domanda e all’offerta: non sei più un sorriso da conquistare, una cicatrice da accarezzare… sei solo un target da colpire e affondare.
Siamo navi in questo globale gioco di battaglia navale, ti minano a caso nei tuoi punti deboli e tu cadi, affogando.
Mi chiedono come mai non abbia più voglia di vivere una nuova storia, come io faccia a stare da sola restando allegra e sorridente.
È facile, molto più facile di quanto crediate, basta amare se stessi oltre ogni cosa. Imparare che le cadute non sono negative, ogni volta che cadi la prospettiva cambia, impari a combattere dal basso, tirando fuori la grinta. Ti rialzi. E ti resta, la grinta e la rabbia restano per aiutarti a non essere più un segno: hai un nome e una identità, non sei più scopabile, sei una belva. Poco importa se non trovi un’altra belva come te, di certo non ti farai contare, ma conterai. Sarai quella a cui non si arriva e si può solo guardare da lontano, come il frutto più grosso e più in alto. Chi vorrà arrivarci, dovrà faticare.
Nessuno, nessuno?
Fantastico, voi non lo immaginate ma io mi basto.
Vivo. Bene.
Sorrido, non vedete?
[Yelena b.]