Mi toglierai i vestiti, forse

Mi toglierai i vestiti, forse, ma non la cotta di mitril intorno al cuore.
Mi toccherai il corpo, ma senza sfiorare le mie paure.
Mi sedurrai con le parole senza scalfire la mia rabbia che ormai vive radicata in quel centimetro quadro di cuore ancora pulsante.
Non aspetto ospiti in questa landa desolata, non aspetto amici, ho finestre aperte solo al cielo e al sole, non agli uomini; ho porte secondarie dove scappare semmai dovessi varcare quella soglia, di me ti resterà la sgradevole sensazione d’aver incontrato un fantasma.
Sarò un labirinto senza uscita poiché ne cambierò sempre il tragitto senza mai darti la possibilità di uscirne.
Un fitto, inesplorato, ostile bosco dall’aria pesante e sgradevole in cui perdersi vuol dire solo rammaricarsi di averne varcato i confini.
Ogni giorno penso a tutte le volte che ho bussato nella vita degli altri chiedendo di entrare, offrendo amore e sono rimasta fuori, mai accolta.
Perché mai dovrei amarvi ancora?
Perché dovrei ascoltare le vostre ingannevoli voci di velluto?
Non vedete come solo alta ora? Basterebbe alzare un dito per schiacciarvi, illudervi, manipolarvi…!
Sorrido: sarebbe facile irretirvi, siete deboli, schiavi di voi stessi, io, invece, sono libera.
[©Yelena b.]

mi toglierai i vestiti

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