Mi sono inventata funambola

Mi sono inventata funambola quando la vita s’è fatta sottile
quando il vuoto si è mangiato gli appigli
e il silenzio ha inghiottito il mio mondo
Mi sono inventata pagliaccio
quando le lacrime mi rubavano il sorriso
e non potevo piangere per non turbare il tuo visino innocente
Mi hai vista pensierosa davanti al caffè
e non hai mai detto niente
Ora ti guardo
sei cresciuto in fretta
barcamenandoti con me, in questa nostra vita fatta di cose conquistate a forza e di rinunce
Non ti sei mai vergognato di essere diverso
mi hai sempre resa fiera
Oggi ti dedico le mie piccole vittorie, figlio mio
le piccole gioie che a noi sembrano immense
l’avverarsi di quelle modeste promesse che ti ho fatto
Non hai mai chiesto anche quando lo desideravi tanto!
Ti devo una carezza per ogni volta che m’hai detto ‘ce la farai, mamma’ e hai condiviso con me il niente
Non so se ho fatto di te un Uomo
ma so di averti regalato tutti i miei migliori sentimenti
Ti amo, figlio mio
[©Yelena b.]
Mi sono inventata

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