Ieri sera sono uscita in terrazza

Ieri sera sono uscita in terrazza per un attimo, l’aria era piuttosto fredda, ormai la calura estiva ha lasciato il posto a temperature più basse e ottobre si avvicina veloce.
Ultimamente sento il peso dei problemi, a volte trovo insopportabile restare sola a pensare al ‘futuro’, sento l’ansia di tutti quei ‘come farò?’ potente.
Ogni tanto mi prende anche qualche attacco di panico e allora respiro profondamente, deglutendo: sento il bisogno di ridere, forte, misto alla grande voglia di spaccare tutto.
Non piango.
Non so perché.
So commuovermi, ma non so più piangere per sfogo, non so dove siano finite le mie lacrime, a forza di reagire ho perso la capacità di farlo.
Eppure sono fragile, sottilissima come il cristallo, ancora piccola e sperduta come una bambina. So che da qualche parte, oltre la spessa corazza, in un altrove nascosto dentro di me, ho ancora un briciolo di tenerezza insieme ad una fioca piccola speranza.
Le nascondo alla consapevolezza, nel banale misero tentativo di credere che qualcun altro le trovi, ne faccia tesoro e mi ami davvero.
In fondo l’illusione è ancora una droga e malgrado mi sia disintossicata, la voglia d’amare ancora c’è. È sempre e solo male indirizzata.
[©Yelena b.]

ieri sera sono uscita

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