Che brutta cosa essere perdutamente passionali
Decide lei.
Lei fa impazzire tutte le tue cellule in una frazione di secondo, in quel secondo finisci per innamorarti a pelle di uno sconosciuto, uno che non ha fatto niente altro che appoggiare la sua chimica su di te: non hai avuto il tempo di guardarlo meglio, di studiarlo, di capire addirittura chi sia o come caspita si chiami.
Che brutta cosa essere dannatamente passionali, reagire all’istante come due molecole che entrano in contatto e reagiscono subito.
È l’istinto, quello che tutti mettono a tacere, che non bisogna ascoltare.
D’altronde non ci si può innamorare d’impulso, no?
Non hai fatto i tuoi calcoli, non hai capito se quel qualcuno è davvero positivo per la tua vita, si deve costruire sul solido.
La scintilla primordiale non è solida, è pazza, inconsistente, troppo incosciente!
Svegliarsi tutte le mattine accanto a qualcuno e non sentire il cuore scoppiare, è sentimento o mera decisione?
Ho appoggiato il palmo delle mani sul tuo viso e posso affermare con tutta sincerità che tu eri qualcosa che andava oltre ogni possibile spiegazione: tu eri semplicemente la parte di me che cercavo da sempre, l’abisso in cui cadere e perdersi senza il desiderio di voler tornare…
A volte ci si lega in modi assurdi.
E non è detto che si possa restare pur volendolo dal profondo di sé.
È brutto essere passionali.
Vuol dire restare da qualche parte nell’angolo della vita di un altro e continuare a sopravvivere nella propria, senza quella bellissima scintilla che manda in tilt tutto.
Peccato che molti abbiano troppa paura.
Come me.
[©Yelena b.]