Carpe diem

Arriviamo tutti ad un bivio nella vita, quello in cui ci rendiamo conto di che tipo di strada abbiamo scelto. Non so se sia giusto chiamarlo bilancio o semplicemente raggiungimento della consapevolezza, sta di fatto che arriva.

Non siamo mai preparati. Soprattutto perché ci crollano tutte le certezze, tutti i pilastri sui quali si regge tutta la filosofia della tua vita.

E allora ti accorgi che se avessi avuto meno sogni e più realismo, se avessi osato e detto più si alle pazzie, che se avessi riflettuto meno e agito d’istinto, forse la felicità l’avresti assaporata nei momenti in cui avresti colto l’attimo.

Invece ti accorgi che hai lasciato andare via il meglio, sciupando le occasioni.

Oggi mi sento più spregiudicata, la finta saggezza portata dalla paura mi ha frenato tutta la vita. Ho imparato il gusto dei no e il piacere dei si, li uso a scopo spudoratamente egoistico: quando ci sei sempre e troppo a lungo crei una sorta di cattiva abitudine.

Ho scoperto che le catene non mi piacciono e ho deciso di rifiutarle, con esse anche le persone che vogliono mettermele.

Non mi impegno ed esercito il mio diritto di recesso anche nei rapporti umani, se non mi fa stare bene non fa per me!

Cogliere l’attimo… e poi lasciarlo andare.

Senza farsi più male.[Yelena b.]

inbilico2

 

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