Tre pensieri fissi
Passato, presente, futuro
Divorato dalla stanchezza lotto per mantenere la lucidità
Mi sforzo di camminare
Piove
Piovono ricordi, quelli di ieri
So di esserne io l’artefice, il burattinaio
Artefice di questa mia stanchezza
Me la porto dietro dentro la mia testa e la alimento
In circostanze normali ce l’avrei fatta,
ma ora mi è difficile,
forse superata questa perturbazione..
Oltre questa coltre di nuvole esiste un cielo azzurro
Una nuova felicità
Devo trovare il coraggio di lasciare andare queste tre donzelle che tanto mi amano
mi sto per schiantare di fronte ad un muro come un aquilone legato a tre fili che mi imprigionano con una forza tale…
una dolce brezza ed io ignaro di essere sull’orlo del mio disastro
Chissà se tu mi aspetti fuori da questo incubo
Se ancora sei seduta fra l’erba del prato dove ti vidi la prima volta
dove cedetti al più naturale degli impulsi umani
Chissà se spaccando questo muro troverò cielo abbastanza per lasciar volar via queste mie pesanti coltri
Ricordi?
Io ricordo e ricordo
così forte che sto tornando da te.
[Yelena b. / F. De Agostini]