Tratto da “Deliri di una mente”

Tratto da Deliri di una mente

È un pomeriggio così inusuale, l’aria sa di te.
Me lo sono segnato sul calendario questo giorno, quando lo leggerai sul mio diario capirai.
Oh si ti ho scritto tutto, preciso, ordinato, studiato.
Ho preparato il the, come quando c’eri tu, vedi le pillole? Le manderò giù tutte, senza esitazione. Mi diverte l’idea di raccontartelo con tutta questa lucida consapevolezza. Di farti passo per passo la cronaca di questo nostro gesto sconsiderato, poiché vedi? Non sono sola: siamo in tre… tu, io e il nostro figlio mai nato. Mai nato.
Te lo dissi quando andasti via che un giorno avresti avuto il conto e da allora io ho iniziato ad accumulare goccia a goccia tutto il mio odio per te. L’ho mischiato al veleno in questa boccetta. Ne sono immune ormai, ma lui no. Lo sento piangere di notte sotto la quercia e non lo sopporto, capisci?
Impazzisco!
Come sarebbe stato bello quel bimbo paffuto…!
Te l’ho disegnato tra le parole perché ti resti, dovrai ricordarti di noi e rimpiangerci, ogni momento.
Non sono pazza e non lo diventerò nemmeno dopo che tutto sarà finito, me ne vado, conscia, ché non voglio diventarlo. Per te è stato facile andartene, nulla ti legava e nulla ti sarebbe importato, mi hai lasciato un fardello da portare che ti restituirò.
Ma ora basta. È arrivato il momento di andare.
Non è un addio, tornerò ogni notte a piangere sotto la quercia insieme all’unico pezzo di te che mi hai lasciato.
E voglio che tu ci senta come la tua dannazione.
Con Amore
Marta
[Yelena b.]

Tratto da Deliri di una mente

Fonte foto, Laura Makabresku, blogspot


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