Rien ne va plus
Una volta mi hanno dato dell’amabile stronza.
Ieri non mi sarebbe stato bene, non sono mai stata stronza… stupida era il termine migliore.
Avevo paura che sarei rimasta sola, che nessuno mi avrebbe amato. E allora elemosinavo, tutto quello che potevo.
Mi svendevo per due grammi di tenerezza, drogata dal terrore di non averne più.
Mi sono resa conto che non era amore quello, stavo mancando a me stessa.
Improvvisamente ero sola, come mai.
Il mondo ha smesso di essere ai miei occhi.
Non ho più bisogno.
Non esiste nessuno.
L’unico vero abbraccio è sempre stato il mio.
Per cui non stupitevi se a indifferenza rispondo indifferenza, si gioca così a rubamazzo, perché è un gioco di carte questo e come tale va trattato.
Non rubo attenzioni, non ne pretendo: chi ha voglia resti pure, il resto aria.
Il gioco è finito, la partita anche.
Al casinò della vita ogni azione è un Rien ne va plus.
©Yelena b.