La mia Solitudine

La mia solitudine

Come ogni anno in questo periodo resto sola.
Non mi da fastidio, ci sono abituata.
Mi godo un silenzio particolare, qualcosa che è diventato familiare.
Ho riempito uno spazio enorme.
Dio… il tempo mi ha dato ciò che serviva per farlo, mi ha sussurrato spesso le uniche cose che volevo sentirmi dire.
Non ho inventato presenze, ho dovuto sottolineare le assenze fino a marcarle.
È stato doloroso.
A volte ho creduto di non farcela, a volte ho sperato troppo, a volte ho creduto ancora.
Ma sono qua.
In piedi.
A loro dispiace partire lasciandomi qui. Ciò che non sanno è che le mie ossa una volta fragili, ora sono solide.
La solitudine mi ha temprata, come una spada in mano ad un fabbro, a suon di fuoco e colpi delle delusioni.
Non ho più paura, so che me la caverò.
Sempre.
[Yelena B.]

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