I’m fine

I’m fine

In questo periodo i giorni camminano velocemente.

Non so se perché.

Forse sono io che sono diventata distratta alla vita.

A volte capita che volutamente addormenti una parte di coscienza solo per non sentire dolore, poi però ti ci abitui e continui.

Così ti anestetizzi, per difesa.

Prima le ginocchia piene di lividi poi il cuore e dopo, quando proprio non ce la fai più, arrivi a drogare l’anima.

Sei stanca.

Il tuo mucchietto di ossa pesa e trascinarlo è diventato pesante.

Resti spesso in silenzio. Nessuno se ne accorge mai, perché nessuno ti guarda mai sul serio, diventa inutile spiegare che c’è tanto che non va. Semplicemente non lo dici, lo lasci in fondo, che non serve.

Nessuno lo vuole.

La solitudine resta l’unico posto sicuro, l’unica casa accogliente in cui paradossalmente non manca il sorriso, quello autentico. Agli altri dedichi quello forzato, quello senza spiegazioni, quello che vogliono. Non importa come ti senti.

Non ti chiederanno come stai.

Menti sempre così bene che ci credono sempre tutti.©Yelena b.

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