C’erano sere
Si era assuefatta al suo vizio che l’aveva circuita e sedotta come l’uomo più bello del mondo. Solo che non era un uomo, era l’alcool. Bicchiere dopo bicchiere tutto diventa semplice…
Il vino è subdolo, ti rende euforica, alleggerisce le pene, toglie le paure, i pensieri. Ma ti rende schiava. Debole.
C’erano sere in cui scappava più lontano, quando da sola naufragava nel fondo d’una bottiglia.
Quelle sere usciva in cerca di se stessa, persa in un limbo che nessuno conosceva. Barcollava ubriaca fra le stanze della sua anima, lasciando tutto il mondo fuori. A volte, in quei miseri sprazzi di lucidità, desiderava solo morire. Allora prendeva il bicchiere e si trascinava davanti allo specchio della camera e prima di berlo tutto d’un fiato, si osservava senza parlare.
Le rovine in fondo ai suoi occhi spenti, le lacrime che non aveva mai pianto, bisognava brindare a loro e alla sua profonda umana codardia…
“Stupida donnetta… ”
Un giorno o l’altro dio ti ascolterà, vero?
Si… Ma non oggi.[©Yelena b.]